Nichel: nuove opportunità con gli ultimi aggiornamenti normativi

27 Marzo 2025

Con l’obiettivo di ridurre i rischi per la salute dei consumatori, il Regolamento (UE) 2024/1987, pubblicato il 30 luglio 2024 e in vigore a partire dal 1° luglio 2025, stabilisce nuovi limiti per la presenza di nichel negli alimenti.
Questo metallo è presente in piccole quantità nell’acqua, nel suolo e nei prodotti ortofrutticoli. Per l’uomo, l’alimentazione è una delle principali fonti di esposizione al nichel; gli alimenti che lo contengono in maggiore quantità sono gli ortaggi (principalmente asparagi, broccoli, carciofi, carote, cavoli, cavolfiore, cipolla, fagiolini, funghi, lattuga, pomodoro, radicchio, spinaci), i legumi (in particolar modo lenticchie, fave, fagioli e piselli), la frutta (prugne, pere, kiwi e frutta secca), i cibi in scatola, il cioccolato, il lievito in polvere e la farina integrale.

Sulla base di nuove evidenze scientifiche, l’EFSA ha puntualizzato che l’esposizione al nichel attraverso la dieta può comportare rischi per determinate categorie di popolazione, in particolare per i soggetti allergici e ha raccomandato l’implementazione di limiti più rigorosi.
Questa raccomandazione è stata recepita appunto dal REGOLAMENTO (UE) 2024/1987 che ha introdotto limiti severi sulla presenza di nichel in vari prodotti alimentari, tra cui cereali e derivati, cacao e suoi prodotti, frutta secca e loro derivati, ortaggi, alghe, legumi secchi e prodotti a base di legumi secchi, succhi e nettari di frutta.
Il regolamento prevede tempi di adeguamento specifici per le diverse categorie di alimenti in funzione del livello di rischio; le nuove disposizioni, infatti, entreranno in vigore a partire dal 1° luglio 2025, ad eccezione dei cereali (tra cui frumento duro, riso semigreggio, pseudo-cereali e miglio, avena), per i quali le nuove norme saranno applicate a partire dal 1° luglio 2026.

Negli ultimi anni, abbiamo assistito ad una forte crescita di nuovi segmenti di mercato degli alimenti “free from” (senza glutine, lattosio, nichel ecc); questo trend ha creato nuove opportunità per le aziende, che possono diversificare la loro offerta e rispondere alla crescente domanda di prodotti adatti a specifiche esigenze dietetiche. Questi sviluppi sono stati accompagnati da misure di controllo della qualità più severe e sistematiche e da sistemi di tracciabilità affinati in tutto il processo produttivo.

Agro.Biolab Laboratory sostiene le aziende che operano per il mercato “nichel-free” con analisi di questo metallo accreditata da ACCREDIA; la tecnica ICP/ MS-MS impiegata, permette di eseguire analisi a concentrazione molto basse e concordi con le nuove prescrizioni di legge.

Lo screening analitico può essere esteso per includere la verifica di ulteriori caratteristiche degli alimenti, come l’analisi degli allergeni, tra cui glutine e soia, nonché la valutazione dei livelli di sodio, selenio, magnesio, grassi e proteine.

Per informazioni e richieste di preventivo contattate i ns. uffici all’indirizzo di posta elettronica sales@agrobiolabitalia.it